
05 Mag Come dire NO
Dire no? Non riesco, sono troppo buono!
Da poco ho concluso un ottimo lavoro, con un cliente che sentiva questa convinzione forte dentro di sé.
Per lui “essere troppo buono” significava non riuscire a dire no. Col risultato di trovarsi in una ragnatela di doveri e impegni, che non gli lasciavano tempo per le cose importanti per lui.
Sia nella sfera lavorativa che in quella personale, sia in casa che insieme agli amici. Era una di quelle persone di cui si dice: su di lui puoi contare sempre.
E, le persone intorno a lui, ci contavano eccome… l’invasione delle esigenze altrui era diventata intollerabile!

Perché è difficile dire no!
Nella nostra cultura il “no” è legato al rifiuto, a una porta sbattuta in faccia. Molte persone si sentono in colpa a rifiutarsi di aiutare.
Vuoi aiutare le altre persone.
A volte è semplicemente il desiderio di aiutare che ti impedisce di dire no. L’empatia con gli altri, la comprensione delle loro esigenze, sono cose importanti nelle relazioni. Sempreché queste non ti spingano sotto un mare di aspettative.
Hai paura d’innescare un litigio, rompere il rapporto.
La questione potrebbe essere in questi termini: “se dico no, poi ne viene fuori una questione infinita, meglio stringere i denti e accettare“. Ad esempio nel rapporto di lavoro, si preferisce accettare che creare una situazione di contrasto.
I sensi di colpa ti fanno stare male.
Le pochissime volte in cui sei riuscito a dire no, hai passato brutti momenti, tormentato dai sensi di colpa, continuando a pensare alla brutta persona che sei stato.
Hai paura di essere escluso dal gruppo
Il timore di essere messo fuori dal proprio contesto sociale, può farti agire comportamenti che non sono tuoi. Accettare ciò che non ti va. Subire l’iniziativa degli altri. Tutto pur di rimanere nel gruppo dei pari.
Hai paura di offendere l’altra persona.
Temi che, dicendo no, l’altro ci potrebbe rimanere male. Temi di ferire i suoi sentimenti, comportandoti in maniera fredda e poco disponibile.
Hai paura di perdere opportunità.
Credi che dicendo no anche l’altra persona chiuderà tutte le porte, che il vostro rapporto comincerà a incrinarsi e le opportunità (lavorative, relazionali, sentimentali…) si affievoliranno sempre di più.
Dire no, alcune strategie.
Motiva il rifiuto
Spiega perché non puoi fare una determinata cosa, fallo in maniera tranquilla e chiara. Sii conciso, senza perderti in lunghe spiegazioni che possono dare l’idea che ti stai giustificando. Sìì breve e onesto nel chiarire le tue esigenze.
Esterna le tue priorità
Se hai altro da fare, più importante per te, raccontalo all’altra persona tranquillamente. Le priorità nella tua vita le decidi tu.
Impara a negoziare
Forse puoi venire incontro all’altra persona, ma non nell’immediato. Forse puoi contribuire per un pezzetto, ma non farti carico di tutto l’impegno. Prendere su di sé una parte dell’impegno, o programmare un momento più comodo per aiutare, sono ottime strategie per non lasciare l’altro con un no secco.
Procrastina la risposta
“Dammi un po’ di tempo per rifletterci su”. Prenditi il tempo per valutare la questione, comprendere se è una cosa che sei disposto a fare e trovare il giusto momento, fra i tuoi impegni, per potarla a termine. Oppure scoprire che non hai voglia di rinunciare ad altre cose per occuparti di questo.
Non posso aiutare tutti
Fai tua questa convinzione, rifletti su quante persone ci sono intorno a te:
Puoi aiutare tutti quanti?
Nemmeno azzerando completamente la tua vita puoi arrivare a un simile obiettivo. Il tuo tempo e le tue energie sono limitate, sta a te comprendere questo semplice concetto. Se non sei tu a mettere confini nella tua vita, chi dovrebbe farlo?
Come puoi aiutare gli altri se non stai bene per primo?
Una metafora che utilizzo spesso è quella dell’aereo. Ricordi, prima del decollo, quando le hostess spiegano i dispositivi di sicurezza? La maschera dell’ossigeno ad esempio. Una delle cose che dicono è: “Se siete con bambini o anziani, PRIMA indossate la maschera e DOPO aiutate chi vi sta vicino”.
altrimenti il rischio è di morire in due!
Se non stai bene, non hai energie, non hai un buono stato interiore, è molto più difficile aiutare gli altri in maniera efficace. Se invece sei sereno, consapevole dei tuoi limiti e delle tue risorse, chiaro nei valori e negli obiettivi, ecco che scegliere a chi, come e quando dire un “sì” diventa naturale e la tua efficacia aumenta.

Comincia a dire piccoli no
Prenditi del tempo e valuta quali “no” puoi cominciare a dire. Quelli che ti riescono più facili, che ti impegnano meno.
Ogni volta che dici no, pensa a cosa stai dicendo “sì” (magari tempo per te, per fare qualcosa di davvero importante)
Se ti è utile scrivi tutte queste cose nel tuo quaderno dei cambiamenti.
Poi alza l’asticella e decidi fino a dove fissare i tuoi confini.
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