
12 Dic Che fine ha fatto Blockbuster?
Negli anni ’90 Blockbuster è leader mondiale nel noleggio di video e giochi
Forse ai giovanissimi di oggi questo marchio non dice nulla, ma per molte generazioni, compresa la mia, è stato un punto di riferimento per il noleggio di film (VHS prima e CD poi) e videogiochi.
Nel 1995 in America i Blockbuster sono 4800 ed esplodono a livello mondiale, mantenendosi leader del mercato fino ai primi anni 2000.
Oggi è rimasto un solo Blockbuster in Oregon
Velocemente la catena ha chiuso i negozi uno dopo l’altro (nel 2013, negli Stai Uniti, ne chiudono quasi 300).
Cosa è successo sono certo che lo hai immaginato immediatamente: le nuove tecnologie hanno cambiato il mondo dell’home entertainment. La Rete ha reso disponibili film, videogiochi con abbonamenti meno costosi e senza il fastidio di dover riportare il CD al negozio. Inoltre aprendo una scelta praticamente illimitata.
Cambiato il contesto, Blockbuster si è ritrovato obsoleto e poco appetibile
Il mercato non perdona chi rimane indietro. Valutare i cambiamenti sociali, le nuove tecnologie, le innovazioni, sono aspetti imprescindibili per chi vuole stare nel mercato.
Sempre più aziende si rivolgono a consulenti che le seguono e pianificano i cambiamenti che le aiuteranno a resistere.
Sempre più aziende chiedono ai propri manager d’individuare l’evoluzione del contesto e agire piani, nel medio e lungo termine, per farvi fronte.
Cosa poteva fare Blockbuster?
Visto le enormi risorse finanziarie e la capillarità dei suoi negozi, avrebbe potuto entrare nel home entertainment on line, magari creando una propria piattaforma e reindirizzando milioni di clienti fidelizzati sui contenuti online.
Milioni di clienti che sono andati da un’altra parte, decretando il fallimento del colosso nel 2013.
L'acqua è la migliore metafora dell'adattamento

Vedere un po’ avanti non significa avere la sfera di cristallo.
Un’obiezione che sento nel mio lavoro è sulle righe di: “Non ho mica la sfera di cristallo!”
Nessuno pretende che tu abbia poteri divinatori, ma valutare ciò che succede intorno e prendere contromisure veloci, non rientra nei poteri soprannaturali.
Inoltre, la strada si costruisce poco alla volta, con tentativi ed errori, provando e cambiando strada, tornando indietro e reinventando. Tutto vale, tranne l’immobilismo
Finora siamo andati alla grande così
Altra obiezione che mi fa scuotere la testa.
Che fino a ora quello che hai fatto è stato sufficiente a emergere e crearti una posizione di prestigio, non significa che sarà sufficiente anche in futuro.
“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”
Questa frase (erroneamente attribuita a Charles Darwin) chiarisce magnificamente il concetto. Aziende che si adattano, manager flessibili e attenti al cambiamento, professionisti che restano informati e vigili su tutto ciò che di nuovo viene sviluppato, saranno “specie” che sopravviveranno.
Il pensiero laterale, il cambiamento e la capacità di evolvere nelle proprie aspettative, visioni e credenze, sono tutte aree che puoi potenziare velocemente con un Mental Coach
Per approfondire l’argomento contattami qui.