
06 Gen Delegare per motivare
Sapevi che delegare è anche un modo per motivare i tuoi collaboratori?
La delega è un’arte che i manager dovrebbero saper maneggiare con destrezza, ne ho già parlato in questo articolo, per ottimizzare il tempo, per dedicarsi alle attività più efficaci, per utilizzare al meglio le competenze dei collaboratori.
L’aspetto di cui voglio parlarti in questo articolo è il delegare utilizzato per motivare i tuoi collaboratori. Un modo per farli sentire parte del progetto (e quindi del team), stimolarli ad acquisire competenze, responsabilizzarli e farli crescere professionalmente.
Non delegare fa perdere senso di appartenenza e motivazione
Un collaboratore che esegue ordini, abituato a rispondere esclusivamente alle sollecitazioni del capo, si abituerà a uno stile reattivo del tipo: “dimmi quello che devo fare e lo faccio“.
Quindi si attiverà su stimolo del capo, che sia un ordine, o un rimbrotto.
Con il tempo, nella mente della persona, il suo ruolo diventerà sempre più di esecutore. Obbedendo semplicemente agli stimoli del capo, si sentirà deresponsabilizzato nel processo lavorativo. Avendo indicazioni precise su ogni cosa, dal come fare al quando, dalla gestione dei problemi alle idee migliorative per il futuro, egli regredirà a ingranaggio di una macchina di cui non percepisce il controllo e che non sente come sua.
Delegare per motivare: Il tuo pezzo, la tua responsabilità
Delegare parte del progetto a un collaboratore, significa lasciargli autonomia sul processo, dopo aver chiarito gli obiettivi e i tempi (o altri limiti concordati, come potrebbe essere il budget massimo, o le risorse aziendali che può utilizzare).
Dai al tuo collaboratore un “campo da gioco” dove lui può agire in controllata autonomia. Ecco che hai già veicolato un importante messaggio nella sua mente: “questo pezzo è tuo, prenderai onori e oneri in rapporto alle tue capacità”.
Il semplice delegare è diventato un mezzo per motivare, donare senso di appartenenza e responsabilizzare. In particolar modo se, il collaboratore, ha manifestato spontaneo interesse a seguire quel progetto o quella parte di progetto.
Abbandonare vs controllare ossessivamente
Naturalmente il collaboratore non deve essere abbandonato. Il manager, concordati gli obiettivi, concorderà anche gli step da raggiungere e confronti periodici per valutare l’andamento del processo.
Soprattutto se il collaboratore è alle prime deleghe. I controlli potranno essere più serrati, ma è importante concordarli prima, insieme al sottoposto. Evita di sorprendere il lavoratore alle spalle e farti mostrare cosa sta facendo, a che punto è arrivato, come intende superare quel problema… insomma non trattarlo come un bambino!
Delegare significa fidarsi, la motivazione nasce dall’autonomia. Altrimenti corri il rischio che, il tuo collaboratore, non lavori più in ottica di efficacia sul progetto, ma per disinnescare le tue paure, pacificare i tuoi controlli, vivendo certamente una situazione non emotivamente utile.
Delegare per motivare: Autonomia nella soluzione dei problemi e rinforzo all’autostima
Dove appena possibile (naturalmente rispetto alle esigenze aziendali), lascialo risolvere i problemi da solo (anche problemi di cui tu hai la soluzione), per due importanti motivi:
Primo, il superare le difficoltà aumenta l’autostima e l’autoefficacia. La persona si scoprirà capace di risolvere i problemi, rinforzerà la propria autostima ricavandone uno stato emotivo positivo e la voglia di gestire qualcosa di più complesso. Un processo generativo che nutrirà anche il suo stato emotivo.
Secondo, il collaboratore potrebbe risolvere la questione in maniera più efficiente della tua. Forse in meno tempo, con meno dispendio economico, con meno risorse aziendali impegnate… non lo saprai mai finché non delegherai efficacemente per motivare.
Resta aperto alle sue esigenze
Niente uccide di più la motivazione che, avere un compito, ma non avere le risorse adeguate per portarlo a termine. Sono certo che avrai dato tutti gli strumenti e conoscenze al tuo collaboratore… che ritenevi opportuni.
Tuttavia, durante il processo, ci potrebbero essere altri elementi cui magari non hai pensato, oppure il contesto può cambiare e richiedere nuove risorse.
Importante che lui si senta libero di parlartene, e insieme, valuterete l’opportunità o meno di dargli quella risorsa. Se non è possibile, spiega perché, trattandolo come un vero professionista e rispettando le sue esigenze.

Feedback e risoluzione dei problemi
Investi molto nella qualità dei tuoi feedback, evidenziando gli aspetti positivi del suo lavoro, condividendo le aree di miglioramento che ritieni opportune.
Non risolvere i suoi problemi. Delegare per motivare, lasciare area di autonomia, significa anche aspettarti che sappia gestire autonomamente i problemi.
Ovviamente, ben prima di aver delegato, hai riflettuto sulle competenze del sottoposto e valutato che fosse la persona giusta per quell’incarico.
Se proprio non riesce ad affrontare una questione particolare, utilizza domande aperte per stimolarlo a trovare una strada da percorrere, ad esempio:
“Cosa hai fatto fino a ora?”
“Hai sollecitato le idee del tuo team?”
“Cosa ha funzionato e cosa no?”
“Hai valutato cosa puoi fare di diverso?”
“Hai dato un’occhiata ai precedenti progetti dell’azienda? C’è una problematica simile da cui puoi trarre ispirazione?”
Feedback che lo sollecitino a pensare, valutare, provare, rischiare… evita di dare soluzioni, a meno che non siate davvero con l’acqua alla gola, altrimenti verrai interpellato per ogni minima questione. Il collaboratore tornerà a cercare lo stimolo del capo, perdendo il senso di appartenenza al progetto e costruendo un’immagine di sé lontana dall’autonomia.
Delegare per motivare…
…ti aiuta a costruire team coesi, efficaci, motivati e proattivi. Ti permette di mettere alla prova i tuoi, con deleghe sempre più ampie, conoscerli nelle loro abilità e limiti, costruendo un clima di fiducia.
Aziende abituate a delegare consapevolmente, motivando i collaboratori, hanno reagito meglio alla crisi innescata dalla situazione COVID19 e conseguenti lock down e lavoro a distanza!
Il counseling sistemico è il miglior investimento che puoi fare per migliorare la tua capacità di delegare, implementare strategie per motivare i tuoi, costruendo un team che funziona.
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