Il brainstorming funziona? - Umberto Maggesi Consulente
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Il brainstorming funziona?

brainstorming funziona?

Il brainstorming funziona?

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Il brainstorming funziona o è un mito?

In moltissime realtà aziendali si sente parlare spesso di brainstorming (letteralmente tempesta di cervelli). Molti manager lo utilizzano e lo ritengono una strategia che funziona molto bene per elicitare idee (soluzioni) creative.

Ritengo anche io che sia un ottimo punto di partenza per estrarre idee che possono contribuire alla soluzione di un problema o a creare paradigmi nuovi. In più, quando lavoro con i miei clienti, sollecito brainstorming che abbiamo determinate caratteristiche e seguano linee guida precise.

Brainstorming da dove arriva?

La nascita del Brainstorming risale al 1938, quando il pubblicitario Alex Faickney Osborn ideò una nuova modalità di discussione di team. La discussione è guidata da un moderatore in modo da stimolare la creatività. Questa tecnica creativa iniziò a diffondersi a partire dal 1957, grazie al libro Applied Imagination scritto proprio da Alex Osborn.

Esiste anche una pratica indù vecchia di almeno 400 anni simile al brainstorming, chiamata Prai-Barshana (letteralmente, Prai – fuori da te stesso; Barshana – questione) usare il cervello per prendere d’assalto un problema.

brainstorming team

Le fasi del brainstorming

Iniziale: In questa prima fase, è necessario spiegare in modo chiaro e preciso l’oggetto della discussione a tutti i partecipanti. L’obiettivo deve essere compreso da tutti. Questo compito spetta al moderatore, che sarà la figura che guiderà la discussione durante tutte le fasi del processo. Attenzione che guidare non significa direzionare, ma tenere fisso l’obiettivo e fare attenzione al tempo. Date queste premesse l’esposizione delle idee deve essere libera.

Divergente: Questa è la fase più creativa del processo, quella in cui viene dato libero sfogo al pensiero laterale di ciascun partecipante in merito al tema proposto. Durante questa fase emergono gli elementi che verranno utilizzati in un secondo momento per arrivare al risultato finale. In questa fase non sono ammesse critiche. Ogni idea è condivisibile, anzi la quantità è meglio della qualità.

Convergente: La fase finale del processo, consiste nel selezionare le idee più brillanti (o creare nuove idee unendo elementi di quelle proposte) emerse durante la fase divergente per arrivare al risultato finale migliore, cioè quello più vantaggioso e più realizzabile. In questa fase è molto importante l’aspetto critico e analitico, mentre nelle fasi precedenti l’attenzione è rivolta a innovazione e cambiamento di prospettiva.

Utilizza lo strumento più adatto al tuo team

Quando si parla di brainstorming si pensa a persone che parlano, discutono, si confrontano verbalmente sulla questione.

In realtà esistono diversi strumenti che potrebbero essere più adatti ad alcuni membri del tuo team. Ricorda che, il valore aggiunto del brainstorming, è tirare fuori tutte le idee da tutte le menti.

Grafico

brainstorming graficoUn brainstorming gestito utilizzando la scrittura, il disegno o la grafica: il conduttore-animatore scrive una frase su tanti fogli quanti sono i partecipanti del gruppo. Partendo dalla stessa frase iniziale, ciascun partecipante scriverà o rappresenterà in modo grafico sul proprio foglio la prima idea che gli viene in mente senza nessun genere di filtro critico, per poi passare il foglio al compagno seduto accanto a lui. Alla fine del giro, ciascun partecipante avrà in mano un foglio con molte idee. Il fine è creare un’idea di sintesi nuova. Utilissima se hai persone nel team che non sono a proprio agio nell’esporsi, che parlano poco o hanno evidenti difficoltà a parlare e discutere in pubblico.

Competizione

Dividi il gruppo in sotto team, ognuno avrà lo stesso obiettivo e dovrà produrre l’idea più originale, che non significa più realizzabile, ma più creativa. Utile se hai team numerosi e vuoi considerare il problema da più punti di vista. Dovrai calibrare bene le persone dei sotto team. Poi puoi passare alla terza fase, sempre in sotto team. Qui l’obiettivo è considerare tutte le idee e trovare la soluzione realizzabile ottimale. Infine considerare tutte le soluzioni trovate ed estrarne (o comporne) una.

Brainstorming paradossale

Utilizza la predisposizione della mente a vedere il lato negativo delle cose (ottimo se hai elementi fortemente critici nel team). In sostanza elicitare tutte le ragioni per cui quell’idea o progetto non funzionerà, o quel problema non potrà essere risolto in nessun modo. Oppure disegnare scenari catastrofici raccontando cosa è andato storto (anche qui essere creativi, ma con scenari possibili)

Questo lato è molto importante perché aiuta a far emergere tutte le possibili problematiche e tutti gli aspetti che influiscono negativamente sull’obiettivo finale. Una volta che tutte le possibili problematiche che possono peggiorare la situazione attuale sono chiare, si passa alle strategia per correggere/prevenire.

Nell’era del lavoro agile

brainstorming mappe mentaliCon le nuove modalità di lavoro, il brainstorming si può fare?

Ovviamente sì. Tenendo i contenuti e modificando la struttura si possono adattare le strategie che abbiamo visto sopra. Le mappe mentali sono un ottimo modo per gestirlo. Oggi esistono numerosi programmi che ti aiutano a mettere a frutto la creatività del tuo team, lavorando con più utenti divisi in sotto team.

Critiche

Ci sono professionisti che hanno mosso critiche al brainstorming. La più gettonata è che, in caso di superiorità gerarchica (o di temperamento), si rischia che le idee di chi non ha titoli vengano considerate con meno attenzione. Oppure che le idee del capo vengano approvate in toto. Qui utilizzare il brainwriting (senza indicare l’identità di chi ha fatto la proposta) è un ottimo modo per garantire una equa considerazione a tutte le idee.

I partecipanti con un’indole meno assertiva vengono inibiti o rallentati dagli altri. È necessario calibrare bene i team, in modo che ogni collaboratore trovi l’ambiente ottimale per valorizzare le sue idee.

brainstorming critiche

Nella discussione è possibile che i partecipanti dimentichino le loro idee. Un’ottima strategia è elencare prima tutte le proposte e scriverle su fogli mobili o lavagna elettronica, in modo da valutarle una per una.

I partecipanti possono essere inibiti a proporre perché giudicano la propria idea meno importante o non utile, oppure troppo fuori dagli schemi. Qui gioca un ruolo fondamentale l’ambiente. Creare un ambiente che accolga tutte le idee è importantissimo per garantire che, in futuro, ognuno faccia la sua parte.

Ogni persona ha tempi e modi diversi per sfruttare la sua creatività. Una strategia utile è anticipare gli argomenti e chiedere di presentarsi con 3 idee scritte.

Creare una cultura aziendale che promuova la creatività, la libera condivisione e il contributo di ogni membro è responsabilità del management.

Con il counseling puoi attivare strategie utili e declinate alle caratteristiche particolari del tuo team.

Per un primo colloquio senza impegno contattami ora.



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Il brainstorming funziona?

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 5 min