Ricerca di equità, tornaconti

Ricerca di equità, comportamenti e tornaconti

La trappola della giustizia, la ricerca ossessiva di equità si possono rilevare da determinati comportamenti. Comportamenti che hanno, in tutti i casi, un tornaconto.

Reiterando un comportamento si direziona la vita, i tornaconti sono i guadagni nascosti (più o meno consapevoli) che il comportamento costruisce.

In questo articolo voglio condividere con te questi aspetti, mentre noti se tu stesso hai comportamenti di questo tipo o conosci qualcuno che li ha. Considera attentamente anche le descrizioni sui tornaconti, per consapevolizzare se possono essere leve che attivano i tuoi comportamenti.

Equità ossessiva, i tipici comportamenti

Comparare e lamentarsi dell’ingiustizia, se qualcuno guadagna di più a parità di lavoro. Avercela con i personaggi famosi (sport, spettacolo, imprenditori, scienziati, divulgatori…) e la loro ricchezza sostenendo che non è equo il loro tenore di vita. Sentirsi defraudati e prendersela se qualche conoscente evita delle sanzioni (o risparmia sulle tasse, ottiene sconti) che noi paghiamo interamente.

Attaccarsi spesso alla frase “io non lo farei mai.” (che si sposa con “se lo fa lui posso farlo anch’io”). Che racchiude l’assunto che tutti debbano comportarsi come te. Pretendere l’equità fino all’ultimo comportamento. Se il partner ti dà un bacio ricambi (anche se non ne hai voglia). Stessa cosa per il sesso (e le manifestazioni d’affetto). A cena da amici porti una o due bottiglie, oppure stai già pensando a quando restituirai. Controllando rigorosamente che i piatti della bilancia siano perfettamente in pari.

La ricerca continua di ragioni e torti nelle discussioni. Pretendere posizioni nette in vincenti e perdenti, celebrare le ragioni ed evidenziare i torti.

Agire compensando continuamente. Se un automobilista ti taglia la strada, lo insegui e lo rifai. Oppure ti supera e rallenta, ti metti davanti a passo d’uomo. Se il/la partner tradisce ti senti in diritto di farlo anche tu. O il più generalizzato: non mi saluti, non ti saluto. Agli estremi, questo comportamento, porta a pesanti conflitti relazionali.

L’idea che il dare e l’avere devono essere sempre in pari, un regalo va restituito con qualcosa di egual valore. Non importa quanto è davvero sentito il regalo. Un favore va restituito in egual misura. Non importa che non si abbia voglia di farlo o non sia sentito.

Comportamenti che diventano trappole

Chiarisco che, cercare giustizia ed equità, non è l’Inferno. Questi desideri sono normali e, secondo le proprie inclinazioni, tutti tendiamo a essi. Il problema sorge quando, certi comportamenti, non portano benessere alla tua vita, anzi ti chiudono in circoli viziosi che conducono a infelicità, problemi relazionali e complicazioni della quotidianità.

Vivere serenamente, agire secondo coscienza e per il proprio benessere accettando che la vita non è equa ti fa risparmiare energie da impiegare in maniera più utile.

Tornaconti dell’equità ossessiva

I comportamenti che agiamo hanno sempre un tornaconto (vantaggio secondario), anche quelli che non ci fanno stare bene. Consapevolizzarlo può aiutare a trovare comportamenti più utili per soddisfarlo.

L’equità ossessiva potrebbe essere un modo per sentirsi superiori (migliori). Insistendo a inserire tutto in un sistema utopico di giustizia/ingiustizia puoi vivere di autocompiacimento, anziché lavorare (e impegnarti) per migliorare la tua vita. L’immobilità viene giustificata con l’ingiustizia delle persone (della società, di questo mondo…). Un modo per impedirti di cambiare finché esisterà l’ingiustizia (dal momento che questa esisterà sempre, il tornaconto è che non devi sforzarti per cambiare).

I comportamenti descritti possono procurare attenzione e commiserazione (autocommiserazione). Insistere su quanto il mondo è stato ingiusto con te invita i conoscenti a commiserarti, compatirti e stare dalla tua parte. L’autocommiserazione è un’altra strategia per evitare di rispendere di te stesso e attivarti in maniera funzionale.

L’idea del “se lo fa lui posso anch’io” (insieme a “io non faccio questo, per cui nemmeno tu devi farlo a me”) possono essere scuse per la propria inefficienza (o incapacità a migliorare… pigrizia…). Inoltre ti offre l’occasione per manipolare gli altri (partner, figli, amici…) ricordando loro quanto sono ingiusti con te. Come tornaconto riesci a ottenere quello che vuoi.

Romano Fenati tira il freno di Stefano Manzi

Puoi serenamente giustificare la vendetta. Se i piatti della bilancia devono stare in equilibrio hai tutto il diritto di restituire il comportamento che hai subito. Come desideri ricambiare ogni favore vuoi rendere anche la pariglia.

Quando parlo di tornaconti a comportamenti disfunzionali voglio sgomberare il campo dall’idea di colpa e di sbagliato. L’Uomo cerca, in ogni cosa che fa, un tornaconto (guadagno… il proprio bene…) è  naturale e anche giusto. Cosa mai dovremmo fare nella vita se non ciò che ci procura piacere? A volte, tuttavia, certi comportamenti e strategia sono disfunzionali nel tempo o su aree della vita diverse.

Allenare strategie utili al tuo benessere ed equilibrio è più facile con il supporto di un  coach e counselor

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