Lamentarsi nuoce gravemente... a te! - Umberto Maggesi Consulente
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Lamentarsi nuoce gravemente… a te!

Lamentarsi

Lamentarsi nuoce gravemente… a te!

Lamentarsi continuamente chiude molte porte

LamentarsiCi sono persone che s’impegnano nel lamentarsi. Nella vita privata  e in quella professionale tendono alla negatività, si focalizzando sui problemi, non cercano soluzioni.

Anche se provi a dargli qualche spunto utile la risposta sarà sempre: “Sì, ma…” e via a elencare la serie di scuse per cui non possono fare quella cosa.

La loro attenzione è puntata all’esterno, sulle circostanze, su ciò che non hanno.

Il focus del controllo è sempre esterno (colpa della crisi, del mercato, del partner, delle contingenze…)

Lamentarsi è un’utile valvola di sfogo?

Spesso sento dire che lamentarsi è utile come valvola di sfogo.

In realtà è un vero e proprio allenamento che ti toglie potere personale, opzioni e capacità intellettive. Una ripetizione che rafforza nel tuo cervello la convinzione che non puoi fare nulla, che sei in balia degli eventi, che sei alla mercé di qualcosa di più grande che ti ostacolerà sempre e comunque.

La lamentela ti convince che è inutile rimboccarti le maniche, tanto non ci puoi fare nulla. Lamentarsi crea una situazione di stress che inonda le tue vene di cortisolo.  Diventi meno creativo e hai meno capacità di problem solving.

Lamentarsi fa male al cervello, uno studio

Uno studio della Stanford University ha dimostrato che mezz’ora di ascolto di lamentele è influisce sui neuroni che  ne risentono e perdono la capacità di elaborare creativamente delle soluzioni. Essi vanno letteralmente in “modalità off” perché il cervello, attraverso le sinapsi, cataloga gli impulsi ricevuti e reputa le lamentele di basso livello.

Da non sottovalutare anche gli effetti negativi sull’organismo come l’abbassamento delle difese immunitarie e in particolare sull’apparato digerente che può riscontare l’insorgere di coliti e gastriti.

Aziché lamentarti, rifletti su ciò che puoi fare

La Prima Nobile Verità del Buddhismo dice che: nella vita è insita la sofferenza.

Questo vale anche per i momenti di felicità e appagamento, in quanto non sono permanenti. Comprendere che non si può essere felici e soddisfatti in ogni momemnto è un ottimo passo di consapevolezza nella giusta direzione.

Ma chi è uso a lamentarsi molto spesso è costantemente infelice, sia quando le cose vanno male, sia quando vanno bene. Perché è concentrato sul fatto che l’appagamento non durerà (oppure nemmeno se ne accorge, tutto concentrato a lamentarsi)..

Non è possibile evitare la sofferenza, ci sono situazioni che non dipendono da noi e ci provocano sofferenza. L’unica cosa che puoi fare è focalizzarti sulle azioni da mettere in campo per uscirne al meglio. Fatti ispirare da conoscenti o persone che hanno superato quella difficoltà.

Le domande giuste contro la lamentela

Ti potrà capitare d’incedere brevemente nella lamentela, ma ora sai che devi smettere subito. Al suo posto fatti queste domande. Se ti è utile scrivile su foglietti che metterai in posti visibili (ti ricorderanno che hai deciso di cambiare comportamento).

Cosa posso imparare da questo evento spiacevole?

Come posso trarre vantaggio da ciò che mi sta succedendo?

Chi ci è già passato? Come ne è uscito?

Ricorda dolori passati che hai superato

Un ottimo esercizio di consapevolezza è ricordare eventi spiacevoli del passato che hai superato. Nota come ti hanno cambiato e quello che hai imparato, ricorda che cosa hai fatto, quali pensieri hai generato, chi ti ha aiutato, quali risorse hai messo in campo. Anche se sono eventi diversi da quello che stai affrontando ora, nota gli aspetti utili da poter applicare anche oggi. Più di tutto fissa bene in mente che, di situazioni brutte, ne hai già passate e sei ancora qui.

Una vera e propria “ricetta” alternativa alla lamentela. Una ricetta ricca di spunti, idee e azioni che, poco alla volta, ti restituiranno il tuo potere personale.

Ci sono diversi modi per gestire i pensieri limitanti, ritagliati su misura per la tua situazione, il tuo temperamento e le tue credenze, con il supporto di un  coach e counselorè più semplice.

Per un colloquio senza impegno scrivimi ora.

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by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 4 min