
29 Nov Complicato complesso, non sono sinonimi
Complicato complesso, non sono sinonimi
Complicato complesso sono spesso usati come sinonimi o comunque utilizzati per descrivere la stessa situazione. Se anche tu commetti questo errore, puoi avere ripercussioni importanti sui tuoi obiettivi professionali e personali.
Complicato, cum-plicum
La parola complicato deriva dal latino cum (con) plicum (pieghe). Cioè una situazione che si può (s)piegare. Un problema che può essere ridotto, attraverso una strategia o un metodo, a problemi più piccoli, spiegando le varie parti fino ad arrivare alla soluzione finale. Qualcosa di ripetibile (a parità di condizioni di contorno) con caratteristiche di causa-effetto.
Complesso, cum-pléctum
La parola complesso deirva dal latino cum (con) pléctum (intreccio, annodato, tessuto insieme). Cioè una situazione in cui, le variabili sono interdipendenti e non è possibile sciogliere i nodi (pensa a un antico tappeto costruito con centinaia di nodi) se non distruggendo tutto. In questo caso non si può (s)piegare e non funziona la caratteristica di causa-effetto. Al cambiare di una variabile cambiano anche le altre. Un piccolo cambiamento può portare a grandi variazioni di tutto il sistema. Oppure, un grande cambiamento non produce quasi alcun effetto. Le strategie non sono ripetibili, quindi non è possibile creare un “metodo” univoco a cui rifarsi.
Una questione di atteggiamento
Spesso, quando lavoro con le aziende, noto manager che cercano di risolvere un problema complesso con una strategia adatta a un problema complicato.
Hai mai sentito l’espressione: “operazione riuscita, paziente morto“?
È un modo, piuttosto macabro, di descrivere il problema di cui stiamo parlando. Applicando il manuale e le procedure alla lettera si ottiene una “operazione riuscita”, tuttavia il corpo umano (e la malattia) sono problemi complessi e il paziente è morto perché quella strategia non era adatta a risolvere quel problema.
Oggi, i problemi che si devono affrontare in azienda, sono per lo più nel territorio della complessità che in quello della complicatezza. Ma ancora troppi cercano la soluzione definitiva, la strategia, la procedura da appiccicare a ogni problema.
Da complicato a complesso
In un problema complesso l’unica strada è procedere a piccoli passi osservando cosa succede. Navigare a vista, ma con un certo raziocinio. Considerare la questione da più punti di vista e tenere sotto attenta osservazione i risultati. Riflettere sul peggior scenario possibile e attuare le contromisure utili a prevenirlo o gestirlo.
Immagina la sfida di crescere un/una figlio/a. Ovviamente un problema complesso, non complicato. Puoi leggere tutti i libri di pedagogia scritti dai più autorevoli educatori e psicologi. Puoi mettere in campo le strategie utilizzate da quel genitore che ha un/una figlio/a che va bene a scuola, è educato/a, fa sport, suona uno strumento musicale e utilizza coscienziosamente Internet e… ottenere l’effetto opposto.

Somma di competenze e punti di vista
Per considerare un problema da più punti di vista è indispensabile il supporto di un team. Persone diverse, meglio se con attitudini diverse e modi di pensare differenti, che vedono ciò che non vede l’altro. Che possono comporre i loro punti di vista in una struttura che aiuta a capire meglio la complessità con cui si ha a che fare. Che osservino e riflettano sul peggior scenario possibile.
Un team con sufficiente autonomia per mettere in campo piccoli stratagemmi e vedere velocemente cosa cambia. Immagina un’azienda che ha creato teams interdipendenti, ma autonomi, che posso provare diverse soluzioni a uno stesso problema, per poi confrontarsi sui risultati e scegliere la strada migliore.
Quanto velocemente crescerebbe quell’azienda?
Da complicato a complesso, disegna scenari critici
Nell’analizzare una situazione complessa, più che prevedere cosa succederà, chiedi al tuo team di costruire il peggior scenario possibile e valutare cosa si potrebbe fare e dove intervenire. Ascolta tutti i collaboratori e prendi in considerazione ogni contributo.
Quando possibile crea teams autonomi che possano elaborare e provare strategie senza creare danno all’intera azienda, ma con la possibilità di sperimentare la soluzione e analizzare i risultati. Dopo di che valuterai che tipo di azioni sono più funzionali di altre e potrai applicarle all’intera organizzazione (sempre tenendo monitorati i risultati a breve, medio e lungo termine).
Costruire una struttura fluida e veloce a rispondere alle crisi è la sfida del mercato di oggi davanti alla complessità. Se anche nella tua azienda si cerca di risolvere questioni complesse con strategie adatte a ciò che è complicato, è arrivato il momento di cambiare.
Un coach e counselor sistemico ti supporta nella creazione della struttura più adatta alla sfide di oggi, aiutando anche il tuo team a comunicare e relazionarsi meglio nell’ottica degli obiettivi aziendali e di team. Per approfondire scrivimi QUI.
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