I costi dell'esclusione - Umberto Maggesi Consulente
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I costi dell’esclusione

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I costi dell’esclusione

Nello scorso articolo abbiamo parlato dell’importanza di creare strutture inclusive, in questo voglio entrare nel merito dei rischi dell’esclusione e i costi che ne conseguono.

L’esclusione innanzitutto costa a livello emotivo

Sentirsi considerati dagli altri è forse il movente più forte che fa agire l’essere umano. Se tale bisogno è frustrato dall’ambiente nel quale viviamo e dalla struttura delle relazioni nella quale interagiamo, le persone reagiscono attivando meccanismi difensivi.

Tali meccanismi li portano a spegnere ogni reazione emotiva e, (come abbiamo visto nell’articolo precedente) a modificare il loro atteggiamento nei confronti del tempo, degli altri e delle circostanze esterne.

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I costi dell’esclusione inizialmente possono sembrare vantaggi

L’aspetto forse più problematico della faccenda è che tale reazione può anche essere, a una considerazione superficiale, funzionale agli interessi dell’organizzazione. Individui remissivi e facilmente manipolabili possono essere percepiti come più facilmente gestibili e quindi come minori costi.

Ma queste persone, private delle loro caratteristiche più fondamentali  (funzioni di pianificazione esecutiva. Motivazione intrinseca. Responsività alle circostanze e agli incentivi. Capacità di autoconsapevolezza) saranno, oltre che persone mutilate nella loro identità psichica, anche vittime delle organizzazioni a cui appartengono.

Da qui i costi dell’esclusione si manifesteranno in mancanza di motivazione, autonomia, desiderio di migliorare e contribuire attivamente al successo dell’organizzazione.

I costi dell’esclusione si manifestano nell’apatia e mancanza di motivazione

Abbattere i costi dell’esclusione significa costruire strutture capaci di coinvolgere i loro membri. Andare oltre la visione di pezzi di un ingranaggio sovraordinato. Facilitare un ambiente che li faccia agire come agenti pensanti, creativi e generativi. Donne e uomini capaci di scegliere consapevolmente di fare la propria parte all’interno di un piano collettivo orientato al raggiungimento dei fini dell’organizzazione e, direttamente o indirettamente, dell’intera società.

In questo senso l’esclusione ha dei costi, le imprese fortemente gerarchiche, pur producendo valore per gli azionisti, estrarranno valore dai singoli e dalle comunità.

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Il paradosso di strutture che escludono

Come Acemoglu e Robinson hanno chiaramente dimostrato (“Why Nations Fails: The Origins of Power, Prosperity, and Poverty”, Crown, 2012), imprese ed istituzioni che estraggono valore dai cittadini con i quali interagiscono, sono la causa principale dell’arretratezza economica e del fallimento delle nazioni.

Ci troviamo di fronte ad un grande paradosso: organizzazioni che crescono e che si strutturano per creare sempre maggiore ricchezza, ma che lo fanno, spesso, a spese dei propri membri.

costi esclusione oligopoliSenza comprendere che i membri sono la loro risorsa principale. Così facendo, minano alla radice il loro benessere e la loro capacità di trovare un significato profondo al loro agire.

La natura strettamente gerarchica di molte organizzazioni è origine di alienazione e di quel senso di esclusione che produce una grande sofferenza, spesso taciuta e non riconosciuta, tra i loro membri. Una sofferenza che ha, come abbiamo visto, conseguenze comportamentali ed economiche, tutt’altro che trascurabili. Le imprese, le organizzazioni, in generale, sono prima di tutto comunità di persone.

La performance è legata indissolubilmente alla qualità dell’esperienza esistenziale delle persone che operano nelle imprese. La possibilità di sentirsi inclusi è un fattore caratterizzante di questa esperienza. Ancora troppi sembrano ignorare tale dinamica e i costi conseguenti all’esclusione. Questa miopia ha un effetto dannoso su tutti noi.

Creare strutture realmente inclusive è possibile, studiando le dinamiche del tuo sistema, elicitando la qualità delle relazioni e la percezione che ne hanno i singoli individui. Con l’intervento di un counselor sistemico   puoi fare una valutazione del clima e dinamiche aziendali e costruire un percorso di cambiamento.

Per approfondire contattami ora.

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I costi dell’esclusione

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 3 min