
23 Feb Un leader padroneggia l’ascolto attivo
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Leader e ascolto, alleati per fare la differenza
Da studi effettuati ognuno di noi valuta “al di sopra della media” la propria capacità di ascolto. Così come si percepisce un guidatore “al di sopra della media”.
Tuttavia le cose, in entrambe le situazioni, non stanno proprio così.
Soprattutto per un leader la capacità di ascolto è un’abilità che fa una grande differenza. Innanzitutto ti permette di acquisire molte informazioni e quindi prendere decisioni efficaci. In secondo luogo ti aiuta a creare relazioni virtuose con i tuoi collaboratori, valorizzando il loro punto di vista.
L’ascolto attivo e il dialogo interno
La prima cosa che devi imparare è silenziare il dialogo interno. Quella vocina che sa già dove andrà a parare il tuo interlocutore. Quei giudizi sull’interlocutore che sorgono automatici perché… lo conosci da tanto tempo. Le considerazioni che fai a priori dal momento che sei il capo.
Quando liberi la tua mente da tutto questo puoi ascoltare attivamente e davvero l’altra persona. Riempiendoti delle sue idee, libero di valutarle. Questa apertura mentale è indispensabile per apprendere. Come puoi versare in una tazza già piena (magari di acqua sporca) dell’acqua pulita se prima non l’hai svuotata?
Il silenzio è prerequisito dell’ascolto del leader
Ovvio che quando qualcuno ci parla dobbiamo stare in silenzio (ci mancherebbe). L’ascolto attivo è fatto anche dai silenzi dopo che l’interlocutore ha parlato. Un momento di vera riflessione sulle sue parole. Un momento di ponderazione reale sulle idee/critiche/opinioni proposte. Che ti permette di fare un’attenta valutazione di ciò che hai ascoltato.
Ricorda che riflettere e valutare attentamente ciò che ci viene detto NON significa accettare o essere d’accordo.
Chi ascolta… domanda e restituisce
Personalmente trovo poco utile limitarsi ad annuire o mugugnare la propria approvazione a ciò che dice l’altro. Una finta attenzione che magari diventa un automatismo mentre si pensa ad altro.
Chi ascolta davvero pone domande per approfondire i concetti che gli vengono esposti. Domande di approfondimento che cercano realmente di entrare nel cuore del pensiero dell’interlocutore. Un leader che sa mettersi davvero in ascolto restituisce ciò che ha compreso (magari in forma di domanda) interessato ad allineare la propria percezione al reale pensiero dell’altro.

“I leader che non ascoltano alla fine saranno circondati da persone che non hanno niente da dire”
Inevitabilmente, i collaboratori più propositivi, sentendosi inascoltati si allontaneranno o si chiuderanno in silenzi raffreddando la relazione. Resterai circondato da persone che non hanno nulla da dire (o a cui non interessa dire nulla). Perderai il valore aggiunto del confronto e della condivisione, restringendo la tua mappa del mondo e limitando le informazioni utili a fare scelte furbe.
Puoi imparare e allenare l’ascolto attivo, diventando un leader carismatico, rafforzando relazione e intesa con i tuoi collaboratori. Con un mental coach è più facile e veloce.
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