
27 Nov Manager falegname o manager giardiniere?
Manager e strategie d’eccellenza
Come manager ti senti più un artigiano, ad esempio falegname, o un giardiniere?
Non sono impazzito (giuro) sto parlando di strategie diverse che funzionano su ambiti differenti.
Un buon falegname…
ha un metodo di lavoro tendenzialmente costante. Sa che è importante programmare, preparare la zona di lavoro, prendere le misure (anche due o tre volte) poi tagliare, controllare ciò che è stato fatto prima di proseguire. Avendo bene in mente il risultato che vuole ottenere, procede determinato, ma tranquillo, seguendo ciò che gli è stato tramandato.

Un buon giardiniere…
…sa che ogni terreno è differente, si assicura di comprendere bene quali sono i punti di forza e quali quelli da migliorare. Si concentra sulla buona preparazione dell’ambiente (terreno, nutrienti, acqua, esposizione solare, gestione dei parassiti) e lascia che le piante crescano da sé. Ha un’idea generale di quello che vuole, ma lascia alla natura buona parte dell’iniziativa e certamente non interviene nel processo di crescita.
Manager e collaboratori
Dal momento che il manager ha a che fare con persone, ritengo l’approccio “giardiniere” più funzionale. Ovvio che ci sono compiti, obiettivi e scadenze, ma più che controllare, limare, tagliare il processo del collaboratore, ho trovato più funzionale dove si crea un ambiente che stimoli i collaboratori a confrontarsi, dare il meglio e motivarsi fra di loro.
Curare l’ambiente piuttosto che le persone. Lasciare che la collaboratrice o il collaboratore crescano secondo le loro peculiarità e tendenze.
L’ambiente facilitante… facilita anche il lavoro del manager
Concentrarsi sull’ambiente, su una comunicazione fluida fatta di feedback puntuali e precisi. Costruire un team con molte occasioni di crescere, dove una divertente e leggera competizione motiva i membri a dare il meglio. Un ambiente in cui la comunicazione è davvero a due vie e critiche, disaccordo e proposte vengono davvero prese in considerazione. Tutto questo, una volta avviato, facilita il lavoro del manager in quanto meno bisognoso di controllo e sicuramente non del controllo di ogni lavoratore/lavoratrice.
Come un buon giardiniere sa scegliere il posto giusto a ogni pianta, anche il manager deve sapere dove posizionare le sue donne e i suoi uomini, affinché possano crescere al meglio.

Costruire un ambiente inclusivo, motivante e di alta crescita è possibile e auspicabile nel mercato di oggi.
Con il supporto di un counselor e mental coach puoi fare un’analisi dei tuoi team e trovare la strada migliore per costruire l’ambiente più efficace alla tua situazione. Con l’istituzione di uno sportello di counseling puoi mantenere il tuo giardino rigoglioso e dare a ogni pianta ciò di cui ha bisogno per dare il meglio di sé.
Per ogni informazione scrivimi QUI.
La consapevolezza ti renderà libero!
Iscriviti alla community UmbertoMCoach, fatta di persone stanno costruendo un Mondo migliore dove ognuno può manifestare e incrementare liberamente i suoi talenti, vivendo una Vita più felice e consapevole.