Team autonomi, scelta vincente

Team autonomi, la risposta a un mondo VUCA

Creare team autonomi è la scelta migliore nel contesto moderno. Cominciamo rivedendo cosa si intende per mondo VUCA, un termine nato in ambiente militare americano che è entrato anche nel mondo del lavoro e della società moderna.

V- volatile (volatility) – un ambiente caratterizzato da ampie oscillazioni, turbolenze, fluttuazioni. Alta volatilità significa cambiamenti repentini e veloci.

U – incerto (uncertainity) – di difficile previsione, relativo alla difficoltà di prevedere gli scenari futuri e di dove porteranno i cambiamenti in corso.

C – complessità (complexity) – il livello di complessità e direttamente proporzionale alle interconnessioni dei fattori in gioco, al numero di variabili che si influenzano reciprocamente. Un ambiente ad altissima difficoltà di analisi.

A – ambiguo (ambiguity) – descrive la mancanza di informazioni certe e complete su un determinato fenomeno. Di conseguenza accresce la difficoltà a interpretarlo e comprenderne le dinamiche. La difficoltà si riflette nell’impossibilità di giungere a conclusioni certe.

Team, autonomia e mondo VUCA

Se riflettiamo sulla società di oggi, nel tentativo di controllare tutto con la tecnologia, la comunicazione, la scienza… abbiamo invece aumentato le quattro caratteristiche del VUCA

V- quante aziende, in breve tempo, possono far fortuna e…  quante perdere tutto velocemente per una decisione sbagliata?

U – innovazioni scientifiche, nuovi prodotti immessi nel mercato, nuovi modi di comunicare, realtà aumentata, metaverso, intelligenze artificiali… dove ci porterà tutto questo? Chi può fare una previsione?

C – Qualunque decisione prendiamo in azienda abbiamo idea precisa di cosa e come influenzerà tutte le dinamiche sottostanti? Soprattutto nel medio lungo termine?

A – Quante informazioni possiamo prendere su un fenomeno in atto? Possiamo controllare la veridicità di tutte? Siamo certi che siano complete? Come facciamo a sapere che non siamo a conoscenza di una fondamentale informazione che ci è stata nascosta o che non abbiamo considerato?

Come può un solo leader, nella visione classica dell’azienda piramidale, considerare tutto questo? Porre velocemente le correttive a un cambiamento improvviso? Navigare “a vista” su questioni che non possono essere previste? Controllare i competitor in ogni parte del mondo, le innovazioni, i progetti che potrebbero distruggere anni di lavoro?

C’è bisogno di un grande cambio di paradigma ponendo attenzione ai team e rendendoli il più possibile autonomi.

Comando e controllo vs comando di missione

Il generale Martin Dempsey ha sottolineato come, in situazioni belliche asimmetriche (ad alto potenziale VUCA) sia necessario cambiare il paradigma di Comando e Controllo a Comando di Missione. Creare squadre autonome che abbiano chiaro e definito l’obiettivo, in possesso di tutte le risorse necessarie e un arco temporale definito.  Ogni team potrà preparare, osservare, orientare, decidere, agire e calibrare strada facendo. In sostanza creare un ambiente adattivo dove team autonomi abbiano campo libero.

Restando in tema militare anche il generale Gordon Sullivan ha ammesso che il vantaggio competitivo viene annullato quando cerchi di imporre decisioni nella catena di comando. Ad esempio, i comandanti dei carrarmati, hanno tutte le informazioni sul nemico, la sua natura, la posizione, gli spostamenti e cosa sta puntando in quell’esatto momento. Una volta chiarito e definito l’obiettivo della missione, le decisioni devono essere prese sul campo al livello più basso possibile. In questo modo si permette ai soldati in prima linea di approfittare delle situazioni a mano a mano che si sviluppano.

Portare il cambio di paradigma in azienda

Fatte le dovute distinzioni, questo atteggiamento è il migliore per costruire un ambiente altamente adattivo anche in azienda. I manager dovrebbe ragionare in termini di team autonomi, identificare (o creare le condizioni per la nascita) i leaders informali, che hanno le caratteristiche per prender e in mano la situazione che si è presentata.

Quindi cominciando dando spazi limitati di autonomia per osservare come si comportano i collaboratori, quali decisioni prendono. Inizialmente saranno necessari più feedback e indirizzamenti, ma con il tempo si alleneranno persone capaci di adattarsi velocemente al contesto.

Per valutare su quali aree dare autonomia, quanta darne e come costruire team adattivi consiglio sempre il coinvolgimento di tutto il team. Abituati ad ascoltare (davvero) i tuoi collaboratori, farli sentire (davvero) parte del processo. Citando il generale G.R Sullivan: “Instillare senso di autostima in modo che ognuno sul campo si senta l’elemento più importante della battaglia”.

A cambiamenti veloci della società (mercato) sono necessari adattamenti altrettanto veloci delle imprese. Costruire nuovi modi di relazionarsi, prendere decisioni e dare autonomia è la partita su cui si gioca il successo di un’azienda.

Il counseling sistemico è un ottimo strumento per elicitare le dinamiche nella tua azienda, valutare quelle funzionali e sostituire quelle disfunzionali. In un percorso accrescitivo che coinvolge ogni singolo collaboratore, lo motiva e lo porta a un livello superiore.

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