
20 Giu Allena la tua mente
“Ormai alla mia età il cervello è in declino”
C’è chi dice che dopo i 25 anni comincia il declino fisico e neurologico, chi sostiene dopo i 40 e chi dopo i 45 anni.
Molti studi in disaccordo su questo punto, ma tutti concordi sul fatto che decadiamo progressivamente col passare degli anni.
Eppure ci sono anziani ben vigili e con una ottima motricità. Anziani che leggono, giocano a scacchi, suonano stumenti musicali, si interessano a discipline che non hanno avuto occasione di studiare prima.
Ho dedicato più di un articolo su questo argomento (sarà l’età che avanza?) e non mi stancherò mai di scriverne, perché la meravigliosa struttura che chiamiamo corpo umano, ha la capacità di rigenerarsi e mantenersi in forma e plastica (compreso il cervello)
Questo vuol dire che a 70 anni siamo come a 20? No di certo. Ma possiamo mettere in campo comportamenti per allenare il nostro cervello e mantenerlo vigile e plastico.
Puoi educare il tuo cervello massimizzando le potenzialità e contenendo le vulnerabilità. Puoi mettere in campo comportamenti e abitudini che aiutino la tua mente a restare desta anche in età molto avanzata.
Ogni volta che impari qualcosa rafforzi e costruici connessioni sinaptiche, allenando la neuroplasticità.
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Fare le stesse cose, seppur impegnative dal punto di vista cerebrale, non ti aiuta a migliorare. Sono le nuove esperienze, le nuove strade, le nuove frontiere che obbligano il cervello a cambiare e rimanere plastico.
Ad esempio imparare una lingua nuova. Dedicarti a nuovi passatempi. Imparare nuove materie o suonare uno strumento.
A proposto della musica, voglio condividere con te questo video, che spiega cosa succede nella mente quando suoni uno strumento musicale.
In uno studio presso l’Albert Einstein College of Medicine, noto come Einstein Aging study (che puoi trovare qui) sono stati seguiti oltre 400 anziani per cinque anni.
Gli è stato somministrato un test cognitivo e chiesto di descrivere le loro attività di svago.
Gli scienziati hanno scoperto che il gioco degli scacchi, la lettura, lo studio di uno strumento musicale e il ballo, sono associati a un successivo miglioramento delle abilità cognitive e a un minore rischio di demenza.
Naturalmente dipende anche la frequenza con cui ci si dedica a tali attività.
Un mito che lo studio ha sfatato è quello delle parole crociate. Questa attività ha un effetto statisticamente trascurabile sul miglioramento cognitivo.
Per costruire il tuo allenamento mentale personalizzato, secondo i tuoi gusti, interessi e tendenze contattami qui.