
22 Lug Ti capita mai di rifare gli stessi errori?
Quanto ti fa arrabbiare ritrovarti, per l’ennesima volta, in una situazione disagevole?
Capita a tutti di trovarsi, in maniera ricorrente, in situazioni disagevoli. Magari a livello sentimentale, ripetere gli stessi schemi che portano al litigio o alla rottura. Oppure sul lavoro, relazionarsi allo stesso modo con quel collega (piuttosto spigoloso), per poi ritrovarci a non andare d’accordo e lavorare male. Fidarsi dell’ennesima persona che non lo avrebbe meritato… Arrabbiarsi e dire cose sull’onda dell’emozione, per poi pentirsi amaramente…
Queste, o altre situazioni simili, sono certamente capitate anche a te. Magari ti sei posto la fatidica domanda:
ma se so che è un errore, perché l’ho fatto di nuovo?
Schemi che si ripetono, errori che ritornano.
Facciamo un passo dentro il cervello umano, scoprendo che, per comodità, utilizza schemi già consolidati per gestire le stesse situazioni.
Mi spiego meglio con un esempio:
Immagina un bel prato montano, alle cui estremità stanno una casa e una fontana. La famiglia che ci vive va più volte al giorno a prendere l’acqua. Avanti e indietro… avanti e indietro… sul prato l’erba, fra casa e fontana, si schiaccia, per poi appassire e lasciare un sentiero. Intanto il resto del prato è cresciuto. Creare una nuova strada fra casa e fontana è più difficile, bisogna ricominciare a schiacciare l’erba, avanti e indietro… avanti e indietro… Se lo faccio, con la dovuta costanza, avrò un nuovo sentiero, mentre nel vecchio sta ricominciando a crescere il prato.
Nel cervello (permettimi di banalizzare un poco) succede la stessa cosa. Il vecchio sentiero è il comportamento più utilizzato, un vero e proprio automatismo, che il cervello mette in campo con pochissimo dispendio di energia. Il comportamento nuovo va costruito poco alla volta, con iniziale fatica e impegno.
In realtà una strategia funzionale che ci ha aiutati a evolvere. Ricorda la prima volta che hai guidato, la fatica mentale e fisica, l’attenzione a ogni particolare, la concentrazione per ogni movimento. Dopo una decina di guide, il cervello ha imparato a chiudere quel comportamento in una vera e propria routine, probabilmente identificata con “guidare” . Questo ha permesso la creazione di automatismi che ti consentono di eseguire quel compito con meno dispendio di energia e attenzione. Col tempo sarà sempre più facile, diventando un comportamento consolidato.
Succede per ogni competenza, dallo sport allo studio di uno strumento musicale. Dalla capacità di interagire col tuo smartphone all’utilizzo dei software per il tuo lavoro.
Tuttavia, a volte, le cose intorno a noi cambiano. Certe strategie funzionali in un contesto, non sono più adatte al nuovo contesto. Pensa solo a come è cambiato il mondo del lavoro negli ultimi dieci anni! Agendo come hai sempre fatto, ricadrai negli stessi errori per una sorta di automatismo!
Come rompere il ciclo degli stessi errori.
Quindi la prima cosa da fare è comprendere dove è nato quel comportamento, quando ti è stato utile e cosa hai imparato da allora.
Prendi carta e penna, dedica qualche minuto alle considerazioni di cui sopra. Magari non ti verranno subito, ma insisti e torna con la mente indietro nel tempo, ricordandoti a scuola, con gli amici, con la tua famiglia. Rievoca gli episodi che sono legati a quel comportamento.
Infine, scrivi cosa cambierai di quel particolare comportamento, quali azioni pratiche farai (o non farai più) cosa aumenterai (o ridurrai) per uscire un po’ meglio da quella situazione.
Lavoriamo insieme per farti uscire dal circolo degli stessi errorri!
L’argomento è molto vasto, potrebbe coinvolgere le tue convinzioni, i tuoi valori o la tua identità. Con la consulenza professionale di un Mental Coach, consapevolizzare certe dinamiche e trovare comportamenti sostitutivi sarà più facile e veloce.
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