Coronavirus, difficile cambiare abitudini? - Umberto Maggesi Consulente
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Coronavirus, difficile cambiare abitudini?

Coronavirus, difficile cambiare abitudini?

Cambiare abitudini è così difficile?

Credo che il tema più sentito in questi giorni, all’interno del più generale tema della “reclusione”, è il cambiare abitudini.

Siamo dovuti arrivare a norme molto restrittive, per far capire che non è il momento del caffè con l’amico… della colazione con l’amica o il pranzo settimanale a cui eravamo abituati… che l’appuntamento settimanale con l’estetista o il parrucchiere dobbiamo rimandarlo a data da destinarsi… basta aperitivi, happy hour, giretto con gli amici…

Fatto salvo che ognuno fa quello che può con i neuroni che ha, c’è un motivo preciso che ci impedisce (o rende molto difficile) cambiare abitudini?

Cambiare abitudini toglie la percezione del controllo

Fin da bambini costruiamo abitudini (mi piace chiamarli rituali senza intendere nulla di religioso) che ci danno l’idea di controllo su un ambiente sconosciuto.

Dalle ore regolari dei pasti, ai momenti in cui possiamo giocare, all’orario di ritorno dei genitori dal lavoro, alla possibilità di dormire nel “lettone” il fine settimana, il bacio della buonanotte, oppure stare alzati un po’ di più un certo giorno della settimana… tutti accadimenti che aiutano a sviluppare la nostra percezione di controllo sull’ambiente.

Al contrario, quando NON abbiamo percezione di controllo sull’ambiente intorno a noi, salgono l’ansia e la sensazione di pericolo.

Quali sono i tuoi rituali?

Fino a pochi giorni fa avevi abitudini di cui magari non ti rendevi nemmeno conto. Come fare la spesa nello stesso negozio, magari a un’ora ideale in cui sapevi di non trovare troppa gente. Facevi benzina nello stesso distributore o dedicavi una serata all’aperitivo, oppure ti trovavi con qualche amico a fare colazione. Senza contare il rituale casa lavoro e viceversa.

Con l’avvento del coronavirus sei stato costretto a cambiare abitudini. Proiettato in un mondo anomalo dove, i punti di riferimento costruiti in anni, sono crollati improvvisamente.

Oggi la percezione di controllo è crollata miseramente (per percezione di controllo NON intendo che tu possa controllare l’ambiente, ma che hai l’IDEA di controllarlo e già questo è un ottimo pacificatore emotivo).

In pochi giorni, ci siamo resi conto che tutta la nostra tecnologia, la nostra scienza e il progresso possono essere sconvolti da un virus.

Ecco che, in una situazione come questa, la mente, si attacca a quello che ha, cioè ai suoi piccoli rituali quotidiani. Quelle abitudini che ti hanno aiutato per molti anni a mantenere l’illusione del controllo, diventano ancora più importanti.

Allora la resistenza a cambiare abitudini diventa più forte, ci si attacca alla colazione con l’amico, a frequentare i locali abituali, a uscire di casa come abbiamo fatto fino a oggi.

Il problema è che è cambiato l’ambiente e queste cose non si possono più fare.

Cosa puoi fare quindi?

Con un ambiente diverso è vero che devi cambiare abitudini, ma puoi incrementarne di nuove che tengano conto della situazione e rinnovino il senso di controllo. Vediamo qualche esempio.

Molti dei compagni e allievi del Qwan Ki Do hanno organizzato sessioni di allenamento in casa, insieme a figli e partner.

In casa di un amico, la figlia tredicenne, si è presa carico di cucinare il pranzo seguendo ricette da tutti i paesi del mondo.

Una cara amica che suona l’arpa celtica, ha organizzato un concerto via FB

Molti hanno organizzato aperitivi “via Web”, addirittura compleanni.

Quindi non solo cambiare abitudini, ma crearne di nuove più utili al contesto attuale. Scatena la fantasia e, se hai già ideato qualcosa del genere, aiutaci a resistere dando il tuo suggerimento nei commenti!

In questo momento sfidante, in cui credo che tutti dobbiamo venirci incontro, ho messo a disposizione le mie competenze in sessioni di counseling via skipe per sostenere e accompagnare chi ha difficoltà a gestire questa situazione di emergenza/clausura a un prezzo più che conveniente.

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Coronavirus, difficile cambiare abitudini?

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 3 min