Correlazione illusoria, un bias insidioso

Correlazione illusoria, una distorsione cognitiva insidiosa

Continuiamo i nostri approfondimenti sui bias cognitivi, descrivendo quello denominato correlazione illusoria.

Si tratta della tendenza a correlare due o più elementi anche quando, in realtà, non sono interdipendenti.

La nostra interpretazione di ciò che osserviamo può non corrispondere del tutto alla realtà, portandoci a supposizioni basate sulle nostre esperienze pregresse.

Correlazione illusoria e stereotipi

Esempi di correlazione illusoria li possiamo trovare negli stereotipi. Ad esempio ritenere una persona in giacca e cravatta più professionale e competente di un’altra che veste casual.

Lo stereotipo ci porta ad agire e relazionarci secondo questa correlazione illusoria. A un colloquio di lavoro potremmo essere portati a scegliere il candidato in giacca e cravatta senza approfondire le reali competenze.

Altri esempi di correlazione illusoria

In politica tipicamente le forze al governo si prendono i meriti di risultati positivi (aumento dei posti di lavoro, del welfare, della situazione economica generale). Tuttavia, queste dinamiche sono molto più complesse di quanto potrebbe sembrare. Ci sono tantissime variabili in campo e, il governo in carica, potrebbe non essere assolutamente una variabile correlata.

Oroscopo e personalità

Un’altra correlazione illusoria è data dalla descrizione (molto generica) dei caratteri dei segni zodiacali. Chi legge il proprio oroscopo tenderà a credere alle caratteristiche con cui viene descritta la sua personalità. Si aggrappa così alla realtà che più si adatta al suo caso, ignorando i dettagli che non le appartengono.

Utilizza dati certi

Per uscire da questo bias ti consiglio di riferirti a dati certi. Ad esempio nella selezione del personale scrivi prima le caratteristiche e abilità che sono necessarie per quel determinato ruolo. Leggi i cv senza sapere se si tratta di maschio o femmina, la provenienza geografica o altri parametri non strettamente correlati.

Solo in un secondo tempo valuterai i dati completi. Sarà interessante notare come cambi il tuo giudizio.

Un bell’esempio di strategia contro il bias di correlazione illusoria è descritta nel bestseller Moneyball di Michael Lewis. Nel baseball americano, quando gli scout vanno in cerca di talenti, valutano il successo di potenziali giocatori anche in base alla struttura fisica e il loro aspetto.

Billy Bean, manager degli Oakland Athletics prese la decisione impopolare di non dar retta ai propri scout. Il manager scelse i giocatori in base ai dati statistici sulla loro performance. I giocatori costavano poco ed erano stati scartati da altri scout per la non prestanza fisica. Ebbene, in poco tempo la squadra registrò eccellenti risultati a basso costo.

In pratica questo bias spiega come ti comporti in base alle esperienze pregresse. Come sempre, per uscire dai punti ciechi mentali, è importante il confronto con altri e il riferirti a dati certi, statistiche e formule per prendere decisioni.

Riconoscere le proprie aree di successo e quelle di miglioramento con un coach e counselor è più facile e veloce.

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