Multitasking falso mito - Umberto Maggesi Consulente
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Multitasking falso mito

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Multitasking falso mito

Il multitasking è un falso mito

Molti clienti ritengono che, per performare bene nell’odierno mondo del lavoro, bisogna essere multitasking. Fare più cose insieme per “ottimizzare” e tirare fuori, dalla stessa unità di tempo, più compiti, più impegni, più azioni.

In realtà il multitasking è un falso mito, anzi un’abitudine controproducente per la tua efficienza e la tua salute.

Il cervello umano non è multitasking. Lo hanno dimostrato diversi ricercatori, fra i più autorevoli troviamo Nick Chater, professore di scienza del comportamento alla Warwick Business School. Lo studio ha dimostrato che il multitasking non è una capacità del cervello umano (per nessuno). Siamo costituiti per concentrarci su una cosa alla volta. Pensare di poter compiere diverse attività contemporaneamente è un falso.

Multitasking falso e automatismi

È vero che possiamo eseguire un compito che abbiamo automatizzato, mentre ne eseguiamo un altro. Ad esempio camminare e conversare, oppure cucinare e conversare al telefono (naturalmente non prendo neanche in considerazione che qualcuno possa guidare e mandare messaggi contemporaneamente). Soprattutto se questi due compiti impiegano aree del cervello molto diverse.

Tuttavia, pensare di poter performare allo stesso modo è un falso. In un interessante esperimento, mentre i soggetti passeggiavano tranquillamente, è stata fatta loro una domanda. Ad esempio, la capitale di un piccolo stato o con quali stati era confinante. La prima cosa che succedeva era che i soggetti rallentavano il passo, se non addirittura si fermavano.

Una ricerca della University of Utah, nel 2008, ha dimostrato come anche un comportamento apparentemente automatico, come la guida, in realtà subisca un rallentamento se contemporaneamente il pilota chiacchiera al telefono.

Se provi a rispondere a una mail e conversare con qualcuno. Oppure controllare la relazione fatta dal tuo collaboratore mentre ascolti un webinar all’auricolare. Ti renderai conto che non è possibile porre attenzione contemporaneamente, al limite potrai spostare velocemente la tua attenzione da un compito all’altro.

multitasking falso stress

Dal multitasking allo switch tasking

Quello che avviene, quando cerchi di fare più cose contemporaneamente, è il passaggio (più o meno veloce) dell’attenzione da un compito a un altro. Tenendo conto che, il cervello ci mette diversi minuti per focalizzarsi sul compito, si ha una perdita di efficienza notevole. Studi di neuroscienze hanno dimostrato che fare più cose insieme abbassa l’efficienza fino al 40%. Si riducono notevolmente le nostre capacità di concentrazione e le capacità mentali di selezionare le azioni e le cose importanti. Anche se interrompi per controllare una notifica o rispondere a una mail.

L’attenzione agli stimoli, una abilità evolutiva

Immagina un uomo del paleolitico che mangia in mezzo alla foresta. Questo nostro progenitore non può limitarsi a godere del pranzo con tutta la sua attenzione, ma deve dedicarne un poco ai rumori intorno a lui. Un fruscio, un sommesso ruggito o il raspare di artigli contro il terreno sono segnali che deve prendere in considerazione per restare vivo. L’attenzione agli stimoli esterni è una prerogativa del cervello più antico.

Tuttavia, al giorno d’oggi siamo esposti a troppe occasioni per distrarci. I device di cui ci circondiamo sono programmati apposta per attirare la nostra attenzione e il cervello è “programmato” per recepire i segnali che ci stanno intorno. Tieni conto che siamo capaci anche di concentrarci totalmente e volontariamente su una attività specifica grazie alla neocorteccia.

Ti capita mai di dedicarti a qualcosa con tutta la tua attenzione e perdere la cognizione del tempo? Ecco!

multitasking falso disturbatore

Usa consapevolmente la tua attenzione

Puoi scegliere a quali stimoli cedere la tua attenzione e quali ignorare. Puoi decidere su quali compiti concentrarti e quali rimandare ad altri momenti. Con una programmazione anticipata delle tue priorità puoi ottimizzare davvero il tempo e la performance senza cedere al falso mito del multitasking.

Oltre a tutto quanto già detto, i tentativi di multitasking aumentano i livelli di stress e riducono l’efficienza di cui abbiamo bisogno per performare al meglio. Un aumento dello stress protratto nel tempo influisce sulla salute!

Strategie contro il falso mito del multitasking

Abituati a programmare anticipatamente come userai il tempo della tua giornata (o settimana). Quanto dedicarne a uno specifico compito, rispetto a un altro, in relazione alle priorità.

Disinnesca le distrazioni (notifiche, suonerie, collaboratori che entrano nel tuo ufficio…). Puoi decidere quando controllare se ci sono chiamate o messaggi, questo contribuisce a farti percepire che hai il controllo del tuo tempo. Educa i collaboratori a limitare le interruzioni o dedicaci una parte della giornata.

Se pensi di non poter attendere nemmeno dieci minuti a controllare le notifiche o le mail, rifletti se ti è mai capitato di non controllare i device per un certo tempo. Magari durante una riunione di tre o quattro ore. Forse mentre eri con un cliente a concludere una vendita importante. Oppure a colloquio con un collaboratore per risolvere una crisi.

Cosa è successo?

Probabilmente avrei trovato una coda di messaggi a cui rispondere. Forse qualcuno dei messaggi era diventato obsoleto in quanto il problema già superato o gestito da un collaboratore. Difficilmente un grande disastro (almeno nella mia esperienza e in quella dei miei collaboratori più stretti, non è mai capitato nulla di gravissimo). Se lavori nel Pronto Soccorso di un ospedale questo discorso naturalmente non si applica!

Fai tesoro di questa consapevolezza per decidere quanto e con che frequenza rispondere ai messaggi o stare a colloquio con i collaboratori.

Anche in pausa il multitasking è un falso mito

Quando decidi di dedicare tempo a una pausa… fai solamente quello! Che sia prenderti un caffè o mangiare.

La distrazione durante i pasti (magari gettando uno sguardo al pc, chiamando un collega o finendo quella relazione in sospeso), può portare a mangiare più del necessario, perché non si lascia il giusto modo al cervello per processare l’attività del cibarsi, non si ha la sensazione di sazietà e si è tentati dal ricominciare dopo poco, proprio perché non si ha ricordo di quanto già si è consumato. Senza tener conto della perdita del piacere di gustare il cibo e fare, di quel singolo pranzo, un’esperienza utile a ritrovare energie e benessere.

multitasking falso pausa

La gestione del tempo e dello stress sono aree utilissime per aumentare la tua efficienza e abbassare lo stress, mantenendo alto il tono energetico e ottima la tua salute. Insieme a un  coach e counselor puoi costruire un percorso che parte dalle tue esigenze e dal tuo temperamento.

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by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 5 min