Votare consapevolmente, è possibile?

Votare consapevolmente senza farsi suggestionare è possibile?

Prima di rispondere alla domanda voglio parlarti di Alex Todorov professore di psicologia alla Princeton University. In uno dei suoi studi ha analizzato le radici biologiche del giudizio immediato sulla pericolosità di uno sconosciuto.

Un’abilità importante per sopravvivere in un mondo pericoloso. Il professore ha dimostrato che abbiamo la capacità di valutare, solo guardando in faccia un estraneo, due fattori potenzialmente cruciali per capire se le sue intenzioni sono prevalentemente amichevoli oppure potenzialmente ostili. Quanto sia dominante (quindi potenzialmente minaccioso) e quanto degno di fiducia.

È la forma del viso a fornire gli indizi per valutare la dominanza. Ad esempio un mento “forte” e quadrato. In base all’espressione del viso, a un sorriso o cipiglio, si vlutano le sue intenzioni. Un mento quadrato e una bocca piegata all’ingiù mettono in allarme. (studio).

Il giudizio è affidabile?

In realtà un mento rotondo non è un indicatore affidabile di mitezza. Un sorriso può essere falso. Diciamo che un sistema, anche imperfetto, può conferire un vantaggio in termini di sopravvivenza. Al giorno d’oggi l’ambiente è meno minaccioso, eppure questa caratteristica ha trovato un nuovo impiego che è legato al votare consapevolmente.

Un ulteriore studio e il voto consapevole

Todorov mostrò ai suoi studenti foto di donne e uomini. L’esposizione era molto veloce, anche un decimo di secondo. Chiese loro di valutarne alcuni attributi tra cui la simpatia e la competenza.

Le risposte degli studenti concordarono quasi integralmente. Ma i volti che il professore aveva mostrato non erano presi a caso, si trattava dei candidati alla campagna politica in corso. Dopo di che confrontò i risultati degli studenti con i risultati della sfida elettorale. In circa il 70% delle votazioni per senatore, deputato e governatore, il vincitore risultò essere il candidato la cui faccia aveva registrato il più alto giudizio di competenza fra gli studenti.

Il risultato fu presto confermato da altri studi sulle elezioni nazionali in Finlandia, amministrative inglesi e confronti elettorali in Austria, Germania e Messico. Un particolare interessante nell’indagine di Todorov era che, le stime delle competenze, predicevano molto meglio i risultati elettorali delle stime della simpatia.

Votare consapevolmente, giudicare la competenza

Alex Todorov

I diversi studi dimostrarono come, le persone giudicano la competenza combinando le due dimensioni di forza e affidabilità. I volti che suggeriscono competenza hanno spesso il mento forte e il lieve sorriso della persona sicura di sé.

Tuttavia, nulla dimostra che queste caratteristiche facciali predicano davvero l’operato di un politico. Gli studi sulla risposta del cervello a candidati vincenti e perdenti risulta che siamo biologicamente predisposti a scartare i candidati privi degli attributi cui attribuiamo valore.

Per votare consapevolmente, gli elettori, cercano di farsi un’idea di quanto potrebbe essere bravo un candidato se fosse eletto… ma scelgono in base a una valutazione più semplice che viene svolta in fretta e in maniera automatica.

I politoligi si sono avventati a identificare gli elettori per i quali è più probabile la scelta automatica:

La categoria è quella degli elettori disinformati che guardano molta televisione. In questo caso l’effetto è circa il triplo rispetto a elettori informati meno teledipendenti. (studio)

Votare consapevolmente, conoscere e informarsi

Credo sia abbastanza scontato che il focus della nostra attenzione debba rivolgersi ai curricula dei candidati. Cosa hanno realizzato nella loro vita? Come lo hanno realizzato? Di quali persone si circondano? C’è differenza fra ciò che dicono e quello che fanno? I valori che dichiarano sono poi seguiti da comportamenti coerenti?

Sarebbe interessante una campagna politica che tenesse celati i volti dei candidati… chissà come andrebbe! In ogni caso meno televisione e meno esposizioni ai volti sono certo che possa giovare a una votazione consapevole.

Vivere una vita consapevole significa anche fare scelte consapevoli, conoscendo i propri punti di forza e le aree di miglioramento. Conoscere in maniera consapevole significa saper integrare le informazioni riuscendo a dare giudizi indipendenti. Certo ci vuole molta più fatica e lavoro mentale.

Con un coach e counselor puoi elaborare strategie semplici e immediate per prendere decisioni più utili.

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