Ansia competizione e sport, gestire significa vincere - Umberto Maggesi Consulente
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Ansia competizione e sport, gestire significa vincere

ansia competizione

Ansia competizione e sport, gestire significa vincere

Competizione sportiva e ansia

Ansia competizione, questo binomio è piuttosto costante negli sportivi che seguo. Tutti provano ansia (paura, agitazione, timore, preoccupazione, inquietudine). Comunque tu voglia chiamare quell’esperienza prima di una competizione è utile!

Sì, utile alla prova che dovrai affrontare perché, se la leggi in profondità, è semplicemente la voglia che ha il tuo cervello di fare bene. La tua mente e il tuo corpo si stanno preparando al meglio per affrontare la competizione.

 Ansia competizione e la fisiologia del corpo

ansia competizione corsaIl respiro veloce è utile per arricchire il tuo sangue di ossigeno.

Se il tuo cuore batte più velocemente è perché sta mandando più sangue nei muscoli.

Le vampate di calore servono a scaldare il tuo corpo e prepararlo alla competizione.

Una sorta di annebbiamento mentale può accadere perché il sangue va principalmente nelle zone distali del corpo (braccia, gambe).

La sensazione di evacuazione di vescica o intestino hanno lo scopo di alleggerire il tuo corpo.

Tutto questo è utile e funzionale a preparare il tuo corpo alla competizione. Un’eredità genetica dai nostri antenati che si attivavano in questo modo per affrontare un pericolo (un predatore o dei nemici da cui difendersi).

A volte però rischi di soccombere a tutto questo, soprattutto se non hai strumenti per gestirlo.

Comincia dal respiro

La respirazione è qualcosa che puoi controllare. In momenti di ansia è corta e alta, quindi devi renderla più profonda, utilizzando tutta la tua capacità polmonare.

Metti il palmo di una mano sullo stomaco. Inspira dal naso e immagina di riempire i polmoni come se fossero vasi in cui versi un liquido. Prima la parte inferiore, poi la metà, fino ad arrivare all’orlo che sono le tue spalle. Spingi in fuori la mano con lo stomaco, espandi i polmoni e continua a fino ad aprire le spalle. Lentamente, facendo ansia competizione respirazionecaso alla sensazione dell’aria che entra in te.

Trattieni per cinque battiti cardiaci.

Poi espira fino a svuotare completamente i polmoni. Cominciando dalla parte alta, poi la parte media, fino allo stomaco che rientrerà abbassando anche la tua mano. Tira fuori tutta l’aria completamente. Immagina di strizzare una spugna di acqua sporca in profondità, fino all’ultima goccia.

Ricomincia con il ciclo di inspirazione.

Il tutto molto lentamente, consapevolizzando e concentrandoti sulla sensazione dell’aria che entra ed esce da te.

Per gestire l’ansia da competizione usa la visualizzazione

Probabilmente avrai visto campioni prima di una competizione riservarsi qualche momento a occhi chiusi. Magari li ha visti accennare qualche movimento legato alla performance che devono affrontare. Stanno visualizzando vividamente ciò che andranno a fare (magari in uno slalom di sci rivivono la discesa, oppure in uno sport da combattimento rivedono le azioni e i colpi migliori, rivivono i passi e i movimenti per un salto, oppure le risposte a una competizione di tennis…) inoltre stanno gestendo l’ansia.

Dedicati un momento prima della competizione, chiudi gli occhi. Rivivi i movimenti migliori della tua disciplina, quelli che dovrai eseguire a breve. Osserva in maniera associata (guardando dai tuoi occhi). Nota ciò che vedi intorno. Rendi vivida l’esperienza anticipando il lavoro dei tuoi muscoli, i pesi e l’equilibrio del tuo corpo che cambiano. Arricchisci l’esperienza con tutte le sensazioni che ti accompagneranno (ad esempio il fischio del vento nelle orecchie, la sensazione della racchetta nella mano, o la percezione del tuo pugno che colpisce l’avversario o delle tue mani che lo afferrano…). Più la rendi vivida, più ti aiuterà a centrarti su ciò che devi affrontare. Noterai che l’emozioni viene relegata in secondo piano mentre il tuo cervello è impegnato a visualizzare.

la visualizzazione è uno strumento potente, ti lascio un articolo pubblicato Acción Psicológica riguardo la gestione dell’ansia nella lotta greco romana.

ansia competizione visualizzazione

Guida la tua comunicazione interiore

Come ti parli riguardo alla competizione e l’ansia che provi? Cosa ti dici quando sbagli? O quando porti a termine una gara vincente?

Il linguaggio che utilizzi crea la realtà che percepisci. La realtà che percepisci influenza il tuo comportamento. Un po’ come ho fatto nel primo paragrafo trasformando “l’ansia” in “voglia di fare bene“.

In caso di errore una comunicazione tipo: “sono proprio una schiappa” non ti aiuta a gestire al meglio l’ansia da competizione e chiude ogni possibilità di miglioramento. “Devo rivedere quell’aspetto della mia preparazione” è molto più utile e dice al tuo cervello che puoi fare qualcosa.

Non so gestire l’ansia” trasformala in “Devo acquisire strumenti per gestire l’ansia“.

Una buona comunicazione con te stessa/o ti aiuterà a ridefinire la realtà che percepisci. Ricorda che la realtà non esiste in sé, ma è costruita dai tuoi pensieri, convinzioni (su te e la competizione), dalla tua comunicazione (che probabilmente è frutto delle figure di riferimento che hai avuta nella vita privata e sportiva).

Mental coaching sportivo

La performance sportiva è il risultato di allenamento, alimentazione, riposo e strategie mentali. Al giorno d’oggi tutti gli sportivi che voglio raggiungere alte prestazioni si rivolgono a un mental coach. Esistono molte tecniche e strategie per gestire l’emotività prima di una competizione, oppure nel recuperare da un infortunio.

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Ansia competizione e sport, gestire significa vincere

by Umberto Maggesi Tempo di lettura: 4 min