
04 Ott La via dell’assertività
Aggressività, passività o assertività?
Nei conflitti tendi a rinunciare?
Lasci che gli eventi vadano da sé senza opporti?
Oppure attacchi difendendo le tue posizioni con unghie e denti?
Ricorri a strategie sabotanti?
Questi tipici atteggiamenti sono lontani dall’assertività che ti permette di rispettare le tue esigenze, salvaguardando la relazione.
Assertività… marziale
Nel mondo delle arti marziali, che bazzico da qualche decennio, l’assertività può essere rappresentata dal combattimento. Ognuno dei contendenti vuole portare a casa la vittoria. Ogni atleta sottostà alle regole e controlla i colpi. Il rispetto per l’avversario permea tutto il confronto.
Ecco che abbiamo due individui in conflitto, che vogliono la stessa cosa e lottano utilizzando tutte le loro capacità. Due individui che gestiscono l’emotività rispettando le regole. Due individui che si rispettano mantenendo un comportamento degno durante il combattimento.

La via della passività
Dire sempre di sì, anche quando non vorresti. Ingoiare l’amaro che ti provoca una situazione o qualcosa che ti è stato detto. Sopportare comportamenti fastidiosi quotidianamente. Seppellire il tuo disagio in qualche buco dentro di te… questi sono tipici comportamenti della passività.
Saper dire di no è un’abilità fondamentale per ritagliarti i tuoi spazi e dire di sì a qualcosa che, per te, è molto più importante (ne abbiamo già discusso qui). Rispettare i tuoi valori, il tuo tempo, le tue esigenze è un importante nutrimento per l’autostima. L’assertività ti aiuta a mettere i giusti confini fra ciò che sei disposto a fare per gli altri e le tue esigenze.
Se sei una persona disponibile ad aiutare è probabile che il tuo gruppo dei pari ti riconosca questo valore… e quindi chieda a te (sempre a te) in caso di bisogno. È tua responsabilità mettere confini. Comunicare chiaramente, con pacatezza (assertività appunto) i limiti oltre i quali non sei disposto ad andare.
Aggressività non è assertività
Andare dall’altra parte della scala reattiva con un comportamento aggressivo, alzando i toni, è altresì poco utile. A volte è il risultato di troppa passività. Si manda giù, anche se non si vorrebbe, si fa finta di niente, si tiene duro ancora un giorno e poi… si scoppia. Questo è il modo migliore per compromettere una relazione. In famiglia, sul lavoro, con gli amici l’aggressività si paga con l’isolamento.
Purtroppo, nella società di oggi, si confonde l’aggressività con il successo. La persona ideale che scala la classifica della società e non ha bisogno di nessuno. Il/la professionista affermato/a che può permettersi ogni genere di comportamento. Anche qui, alla lunga, l’isolamento è il risultato che si ottiene.
Perché il tuo gruppo dei pari dovrebbe relazionarsi con uno che grida, insulta, mette il broncio, attaccando il prossimo per ogni cosa?

In concreto l’assertività…
…è la capacità di rimanere saldi sulla posizione, rispettando anche l’altra persona. Per essere assertivo comincia a:
Comunicare i tuoi sentimenti
Parla di ciò che senti, di quello che nasce in te nell’essere trattato in un certo modo. Senza colpevolizzare l’altro (mi fai arrabbiare… mi umili… non rispetti le mie necessità…) lui o lei non ha potere sul tuo mondo interiore, sei tu che glielo permetti. Quindi prenditi la responsabilità delle tue emozioni (sento nascere una rabbia… mi sento umiliato…. non sento rispettate le mie necessità…).
In questo modo non stai accusando nessuno e l’altro non ha bisogno di difendersi (e non si sente minacciato). Stai semplicemente descrivendo il tuo mondo interiore, le tue emozioni e sentimenti. Qualcosa a cui magari, l’altra persona, non ha pensato o consapevolizzato.
Una strategia utile anche per te. Può aiutarti a mettere ordine dentro di te. Comprendere bene che cosa, in particolare, ti infastidisce in una situazione.
Assertività è anche dare motivazioni al tuo rifiuto
Se non puoi (o non vuoi) fare qualcosa motivalo in modo da rendere chiaro il conflitto che è in te.
Dire: “non ti aiuto a spostare quel mobile” è diverso dal dire: “mi spiace, comprendo il tuo bisogno, questa mattina devo portare i bambini a scuola e poi fare la spesa.” Nessuna recriminazione, nessuna accusa, semplicemente chiarezza sui bisogni e priorità.
Gli altri non ti leggono il pensiero, non sentono ciò che hai in pancia… non conoscono nulla del tuo mondo interiore.

La relazione si fa in due
Hai forse timore che, una volta messi i confini e manifestati i tuoi sentimenti, l’altra persona si dimostri fredda nei tuoi confronti? O addirittura che interrompa la relazione?
Beh la relazione si fa in due, con la tua assertività ha fatto tutto ciò che era in tuo potere, ora la “palla” passa all’altro. Se decide di allontanarsi immagino che sia spiacevole, ma è una sua scelta… e forse ti aiuta a comprendere chi era davvero quella persona.
L’assertività è un’abilità che si può sviluppare, connessa molto strettamente con l’autostima e il carisma. Con l’aiuto di un counselor allenare comportamenti e strategie per l’assertività è più facile e veloce.
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