Motivatore (magico), una figura mitologica

Il motivatore (magico) è una figura mitologica

Nel mondo dello sport, ma anche del business, ancora troppe persone cercano il motivatore magico, cioè una persona che gli dia (e mantenga nel tempo) la loro motivazione. Come se quest’ultima fosse un oggetto (una bevanda, una pillola, una punturina…) da prendere magari a intervalli regolari.

Coach motivatore

Ed ecco che, quando sento parlare del mio lavoro, tutto si riduce a qualcosa tipo: “Ah! Tu fai il motivatore”

“No” rispondo secco. “Anche perché infilare motivazione nelle altre persone non è possibile”

E qui, un certo sconcerto, si disegna sul volto del mio cliente, che sia uno sportivo, un manager o un imprenditore. La responsabilità della tua motivazione è… tua e tua soltanto.

Primo: accetta che non sarai motivato ogni momento

Anche se fai il lavoro dei tuoi sogni. Anche se stai inseguendo la tua passione. Ci saranno giornate in cui la motivazione è bassa. Magari è semplicemente stanchezza, oppure dovrai affrontare la parte più noiosa del tuo percorso, quelle attività inevitabili, ma che ti fanno venire mal di pancia.

È normale! I campioni e i professionisti di alto livello lo sanno perfettamente.

Nessun motivatore può aiutarti

Se aspetti un motivatore (magico) che dall’esterno ti dia la carica, temo che dovrai aspettare a lungo e…inutilmente. Certo incentivi o punizioni possono dare qualche (breve) spinta, ma alla lunga non faranno la differenza.

Se i soldi garantissero la motivazione, in Italia avremmo i calciatori più motivati e vincenti del mondo. Diversi studi dimostrano che, a un aumento di stipendio, aumentano motivazione e performance… per le due/tre settimane successive, poi tutto rientra nella media.

Invece la passione si alimenta dall’interno, sostenuta da valori e convinzioni profonde e dura nel tempo, superando ostacoli e periodi di stanchezza.

Il miglior motivatore è il piacere di farcela

Se fai qualcosa che ti piace, se stai davvero seguendo una passione, se il tuo lavoro è molto più che lo strumento per portare a casa la pagnotta, amerai ogni piccolo successo, ogni piccolo passo avanti che ti avvicina alla meta.

Uomini e donne sono fatti per inseguire ostinatamente obiettivi. Uomini e donne sono macchine di motivazione. Sì hai letto bene, noi esseri umani siamo fatti per trarre piacere dalle conquiste, dalle scoperte, dal miglioramento costante.

“Allora perché non tutti riescono a rimanere motivati nel tempo?”

La motivazione si allena

L’errore più comune è pensare che la motivazione ce l’hai o non ce l’hai, fine della storia (e della fatica), che magari hai bisogno di un motivatore che risvegli la tua. Nulla di più sbagliato e limitante. La motivazione aumenta con la costanza e piccoli incrementi. Se decidi di metterti a correre (perché vuoi diventare più veloce, ti sei messo in testa di fare una maratona, oppure semplicemente vuoi tenerti in forma) e non lo hai mai fatto prima. Comincia dal piccolo, pochi minuti, per poi aumentare. Sii costante, fallo tutti i giorni e nota i tuoi piccoli grandi miglioramenti. Vedrai che con il tempo la tua motivazione si rinforzerà e ti porterà a correre anche in quei momenti in cui staresti volentieri sotto le coperte o sul divano.

Lo stesso vale in area professionale. Se non ami particolarmente il tuo lavoro fai un esperimento: per una settimana eseguilo con precisione, sii il più professionale possibile, dedicaci energie e attenzione. Insomma, fallo bene! Sono certo che ne ricaverai piacere e ti verrà voglia di provare anche la settimana dopo.

Ci ha pensato la natura

L’evoluzione ci ha dotati di un meccanismo di ricompensa fenomenale: il ciclo della dopamina. Quando raggiungi un risultato, noti un miglioramento, il tuo cervello viene inondato di dopamina, quella sensazione di benessere che ti fa sentire nel posto giusto al momento giusto. La sensazione che ti fa venire voglia di congratularti con te stesso e alzare l’asticella. La motivazione intrinseca, sostenuta dai tuoi valori, dalle tue credenze profonde, dall’amore che hai per quell’attività o per il risultato che vuoi raggiungere, ti riempirà di energia e voglia di fare.

Anche un “premio” esterno avvia il ciclo della dopamina. Un premio in denaro, la promozione, il tuo status sociale che si alza (quell’oggettino inutile e costoso che ti sei comprato), producono dopamina, ma poca e di breve durata. Contare solo su incentivi esterni fa di te (dei tuoi atleti, dei tuoi collaboratori) persone reattive che si attivano a piccoli strappi, per poi tornare allo stato iniziale.

L’ambiente conta

Anche l’ambiente in cui sei immerso è importante. Che siano i tuoi compagni di squadra, i coach, gli allenatori, oppure i colleghi, il team e i manager. Da che tipo di ambiente sei circondato? Si respira voglia di miglioramento? Hai la possibilità di sbagliare e imparare dai tuoi insuccessi? I tuoi compagni (le tue compagne) sono un esempio di motivazione e costanza? Attenzione anche a chi ti circonda, ti influenzerà inevitabilmente.

Costruire un percorso efficace a tenerti ingaggiato è più facile con il supporto di un  coach e counselor. Posso supportarti nei momenti difficili, darti strategie per tenerti “sul pezzo” sia in ambito sportivo che professionale. Se cerchi la via facile, se aspetti un motivatore magico che t’inietti la motivazione dandoti la carica quando serve… questo non è il posto per te.

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